giovedì 12 gennaio 2012

Merda in pillole #1


È giusto che un blog abbia anche una certa utilità sociale e che dedichi alla stessa interi post come in questo caso. Personalmente mi trovo spesso ad aver bisogno di consigli non tanto su cosa vedere ma su cosa evitare con cura. Non fa piacere a nessuno, infatti, dedicare ore della propria vita a prodotti che non meritano attenzione alcuna. Avere, pertanto, un povero deficiente che si è involontariamente immolato per la causa sperando magari in prodotti di qualità, e al tempo stesso così di buon cuore da mettere in guardia il suo prossimo, non può che far piacere.
Oggi il deficiente sono io. Dovendo inoltre accumulare buone azioni per compensare gli stupri alle vecchiette con cui soddisfo i miei istinti nel week-end elenco qui di seguito, senza un particolare ordine, né un criterio specifico, alcune delle serie televisive giovani e meno giovani nelle quali mi sono imbattuto che meriterebbero decisamente di essere ignorate.

- "CAMELOT": 

Dall'emittente che ha trasmesso quel gioiellino inaspettato che risponde al nome di “Spartacus” – sia “Blood and Sand” sia “Gods of Arena” - ci si aspettava un prodotto quanto meno decente, specie con un soggetto che è già di suo assai adattabile ad una serie televisiva. Il risultato ha invece sfiorato di pochissimo il disastroso. Nonostante le ambientazioni, infatti, appare tutto sempre un po' troppo posticcio, grazie anche e soprattutto ad interpretazioni per niente convincenti. A Joseph Finnies è chiaramente sfuggito il concetto di “recitazione” mentre il protagonista, Jamie Campbell Bower, sembra non aver capito che “Camelot” non è il rush finale dei provini per “Dawson's Creek”.
I dialoghi dal canto loro non aiutano affatto. Non solo non convincono ma neanche provano a farlo. E a non funzionare, più in generale, è l'intera sceneggiatura, capace di appassionare quanto un'enciclica papale. E pensare che è comunque più valida di "Merlin", simile per soggetto e scarsa qualità. Se mai troverò le forze parlerò di quest'altro capolavoro. Spero di no.

- “24”: 

Sono molto combattuto riguardo questa serie. Partiamo dal presupposto che è in assoluto tra le cose più idiote che siano mai state partorite. È però così imbarazzante che nutro per la stessa un affetto enorme. Il suo protagonista è per me ciò che durante un'acuta parentesi depressiva uno psicofarmaco non riuscirebbe mai ad essere; ripenso a lui, alle sue frasi, alle sue gesta e il sorriso ricompare quasi immediatamente sul mio volto. Jack Bauer – interpretato da un Kiefer Sutherland in versione marmo - è il personaggio più ridicolo di sempre: lavora per il CTU, è fortissimo, è intelligente da far schifo ed è onesto fino al midollo; tanto da mettersi contro chiunque, contro un terrorista come anche contro il presidente degli Stati Uniti, o contro i presidenti, dato che gli capita di incontrarne un paio nello stesso giorno, perché magari il primo è caduto ed è subentrato l'altro; oppure perché il primo è morto per ordine del secondo. Insomma, cose così. Ogni stagione è composta di 24 puntate, ed ogni puntata racconta un'ora di quella giornata. Ora, in una stagione sola quest'uomo fa di tutto. Combatte terroristi, combatte presidenti, combatte associazioni segrete, combatte contro le talpe nel CTU, si occupa della figlia, manda affanculo i suoi superiori e si becca proiettili senza ovviamente risentirne. Il tutto senza mai mangiare o andare in bagno. Una volta per il bene del Paese – Paese che non perde occasione per dargli la caccia con la scusa che non segue le regole – si è offerto di consegnarsi ai cinesi e farsi torturare per non ricordo bene quanti mesi o anni. Inutile dire che i cinesi da lui hanno ottenuto giusto un pugno di mosche. Morte.
Insomma, senza portarla troppo per lunghe, “24” è un prodotto ridicolo, per niente credibile, con personaggi non approfonditi neanche per sbaglio ed esagerato all'inverosimile. Ha sprecato un'idea assai innovativa in termini di struttura e narrazione in maniera davvero pessima. È però anche la nuova frontiera della comicità, tanto da essersi guadagnato una pagina meravigliosa su Nonciclopedia.

- “FALLING SKIES”: 

È quanto di più americano ci possa essere, quindi estremamente urticante. Come ho già scritto da qualche parte non sono contro lo stereotipo, se usato con mestiere, ma non riesco in nessun modo a sopportarlo se usato con faciloneria e magari anche spacciato per qualcosa di gran valore. La serie prodotta da Steven Spielberg lo stereotipo lo chiama decisamente e va benissimo così, volendo essere una classica storia di invasione aliena, di resistenza dell'umanità e via discorrendo. Il problema però sta proprio nel non rispetto di quel “se usato con mestiere”. I soldi son stati spesi e si vede, lo scenario post apocalittico funziona, la regia fa il suo dovere, ma la noia è incalcolabile. Ogni fotogramma, ogni parola, ogni sguardo è quanto di più lontano ci possa essere dal concetto di originalità, come anche da quello di coinvolgimento. Un ammasso di cose già viste che resta tale, che non si distingue minimamente e che anzi eleva fin quasi a celebrare lo stereotipo, tanto che bastano davvero poche puntate a rendere terribilmente fastidiosi i personaggi, i loro discorsi sull'andare avanti, sulle vittime e sulle divergenze. Scontati e banali al punto di non riuscire quasi a seguirli fino al termine.
I personaggi sono allo stesso modo scandalosi. Il protagonista ha uno spessore tale che gli alieni non si accorgerebbero della sua presenza; il capitano Weaver costringe lo spettatore a sperare nella sua mote ad ogni puntata; gli altri sono tappezzeria, tranne forse John Pope.
La serie ha registrato ottimi ascolti, chiaro.

Avrei scritto anche di un'altra serie che merita tutte le offese di questo mondo, oggi, ma purtroppo l'ho già fatto: “Strike Back”.

Ovviamente questo appuntamento verrà rinnovato.


13 commenti:

  1. MA SIAMO IMPAZZITI?????
    24 è una delle serie più geniali di sempre! non sarà molto credibile, ma ha cambiato la storia della narrazione televisiva (e pure cinematografica).
    e non toccatemi jack bauer il mito!

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    1. Ahaha, scusa Marco. Lo sapevo che avrei attirato le tue ire e mi dispiace, però 24 non è semplicemente poco credibile, è completamente fuori di testa, al punto di mettere da parte qualsiasi innovazione in fatto di stile narrativo. E non ho parlato dei 44 colpi di scena a puntata.

      Quanto a Jack Bauer, tranquillo che lo amo alla follia anche io, seppur per motivi diversi ;)

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  2. Mai visto 24, non mi ha mai attirato più di tanto, anche perché è uscito prima di Lost, che come ti avevo già detto è quella che mi ha avvicinato al mondo delle serie tv. Prima il nulla, e dopo ben poco. Ah, e l'altro giorno, dopo essemi risparato le prime cinque stagioni, ho finalmente concluso la sesta. Devo ancora assimilare...
    Qualche puntata di Falling Skies però me l'ero vista, ma l'ho poi abbandonata perché pensavo esattamente le stesse cose che hai scritto tu. Banalissima e piena di personaggi ridicoli... insomma una noia indescrivibile.

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    1. Metabolizzando? Davide, ripeti con me: "La fine di Lost è una merda" ;)

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    2. La fine di Lost è una merda!
      Sicuramente, anche perché ci sarebbero ancora un paio di questioni irrisolte... o forse sono io che non ho capito, non so...
      Il calo comunque si avvertiva già dopo la terza stagione, ma la quarta e la quinta me le sono comunque godute. La sesta decisamente meno, il fatto è che la sesta è impossibile da valutare senza considerare l'ultima puntata, quindi...

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    3. Ahah, bravo. No, comunque, non sei tu che non l'hai capito, è proprio che le questioni irrisolte non solo non sono due ma sono almeno 25. Quanto al calo, sì, si avvertiva, ma la fine è più scandalosa di quanto ci si potesse mai aspettare, secondo me. Maledetti.

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    4. SPOILER SPOILER!!



      Anche perché, se proprio sei bastardo e vuoi farmelo finire così, devi ALMENO spiegarmi che fine hanno fatto i pochi che sono riusciti a salire sull'aereo, e soprattutto quelli che sono rimasti sull'isola. Se Hugo diventa il nuovo Jacob (prevedibilissimo anche quello, su Jack nuovo Jacob non ci ho creduto neanche mezzo secondo), come mai alla fine si ritrova in chiesa in quella patetica scena baci e abbracci?
      Comunque sì, di domande ce ne sarebbero tante altre.
      Scusa eh, ma mentre ci sono mi sfogo un po'. :D

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    5. Ma figurati, sfogati quanto vuoi. Devi sapere che questo blog parla di serie e cinema per un pelo. Ha rischiato infatti fino all'ultimo di nascere con l'unico intento di offendere gli sceneggiatori di Lost con ogni singolo post.
      Le domande, come dici, sarebbero molte altre, ma io ho deciso di riappacificarmi con la serie ricordandola sempre e solo fino alla terza stagione, il cui finale è di una potenza enorme. Al massimo mi concedo qualche fugace incursione nelle stagioni successive per singole puntate, tipo "The Constant" che è da sola un capolavoro.

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    6. E se lo meriterebbero pure , il blog dedicato pieno di insulti! :D
      The Constant è bellissima, ed è infatti una di quelle che mi ricordavo meglio. ;)

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  3. Noooo, e non mi puoi trattare così -24-... Chissenefrega di Jack Bauer, c'è Chloe. Chloe è tutto.
    Però ammetto di essermi perso le ultime due stagioni. ^^'

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    1. Ahah Chloe, adorabile rompipalle. Ma è piaciuto anche a te, quindi? Non so, io non vorrei ripetermi, perché poi sembra che mi accanisca, però come ho scritto secondo me l'intreccio è davvero improponibile.

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  4. Uhm, diciamo che dopo la prima stagione, in cui il giochino delle 24 ore può capitare, il proseguimento diventa schematico e occorre crederci. Ma tutto sommato non dispiace. Alcuni personaggi sono davvero ben caratterizzati. ;)

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    1. Occorre crederci, sì. E per farlo occorrono anche 25 gr di erba a puntata ;)

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