lunedì 7 novembre 2011

"Grimm" - Prime Considerazioni


GRIMM (2011)





Ideatori: David Greenwalt, Jim Kouf

Attori: David Giuntoli, Russel Hornsby, Bitsie Tulloch

Paese: USA



La speranza è sempre la stessa, ossia quella di trovare tra una nuova uscita e l'altra una serie che sia in grado di rendersi interessante. Non di livello pari a quello della Mano di Dio della serie tv, ovviamente, perché quello sì sarebbe un evento, ma capace almeno di intrattenere con gusto e intelligenza. L'ultimo prodotto in ordine di uscita che è stato in grado di farlo è stato “Games of Thrones”, dopodiché il nulla. E stata quindi, in questo senso, passata al setaccio anche la nuova serie della NBC – la stessa emittente di “Heroes”, così giusto per smorzare sul nascere qualsivoglia illusione – che in maniera curiosa porta sullo schermo le fiabe dei fratelli Grimm. È per l'appunto della serie “Grimm” che si sta parlando.

Si parte dal presupposto che tutte le creature raccontate nelle fiabe dei Grimm siano reali e che i due fratelli scrivessero cose che loro, e solo loro, erano in grado di vedere. Allo stesso modo sono in grado di vederle i loro discendenti. Le varie generazioni dei Grimm si sono quindi tramandate questa sorta di maledizione, decidendo di usarla per combattere gli esseri malvagi che si aggirano per la Terra. Così fino ai giorni nostri, in cui un giovane detective, John (David Giuntoli), scopre di essere anch'egli un Grimm.


Ad essere andate in onda sono solo le prime due puntate, e quelle che seguiranno, quindi, non potranno che essere solo prime considerazioni sulla serie. Ma forse anche no. Generalmente, infatti, i tratti principali risultano evidenti già dalle prime puntate e delineano quel volto che la serie avrà per tutta la sua durata, salvo cambiamenti radicali – v. “Spartacus - Blood and Sand” e il netto passaggio dalle prime puntate notevolmente deboli alle successive di tutt'altro livello. Il volto della serie in questione, è bene chiarirlo senza girarci troppo intorno, è sensibilmente anonimo.
Al netto della curiosa, come si scriveva, idea di base, “Grimm” si evolve in una struttura vista e rivista alla quale non aggiunge nulla di nuovo: Il protagonista ha un dono. In ogni puntata c'è un nuovo cattivo. Il protagonista uccide il nuovo cattivo e impara sempre più su questo mondo del tutto nuovo che gli si aperto. Risoluzione questa, peraltro, che suggerisce una trama sostanzialmente verticale con accenni, giusto ogni tanto, di trama orizzontale. Senza andare troppo lontano, basta guardare “Supernatural”. Anch'essa alle prese con leggende popolari che prendono vita, con puntate che iniziano e finiscono col mostro di turno e con una trama orizzontale spaventosamente dilatata in sette stagioni. Non solo, quindi, la nuova serie della NBC sa di già visto, ma si ritrova ad essere trasmessa contemporaneamente ad un'altra che pur con i suoi innumerevoli difetti, ha di sicuro tutt'altro fascino.
“Grimm” si distingue solamente per fotografia e ambientazioni. Entrambi questi aspetti puntano, riuscendoci, a ricreare atmosfere fiabesche particolarmente suggestive. La fotografia, dal canto suo, sembra, attraverso continui e potenti tagli di luce, non disdegnare tonalità alcuna; passa dal rosso al giallo, come dal verde al blu, senza preoccuparsi di apparire eccessiva. Eccessivo, infatti, è tutto il comparto estetico della serie che si confà in modo particolare all'irrealtà fiabesca. Le ambientazioni, allo stesso modo, non si pongono limiti di sorta e si mostrano in tutti i loro eccessi. Il pilot, per esempio, può vantare una casetta nel bosco incredibilmente incantevole che inquieta almeno tanto quanto affascina. E poi il nulla. Non c'è nient'altro che sia degno di nota. La sceneggiatura, in termini e di dialoghi e di storia, è scialba come poche, rendendosi a tratti anche irritante: il solo fatto che per la milionesima volta il capo del protagonista è anche una sorta di capo dei cattivi è inaccettabile; è una scelta davvero troppo abusata, non se ne può più e la sua rivelazione, inoltre, coincide con una delle poche scelte, questa volta relativa alla colonna sonora, azzeccate, annullandola. La regia non mostra particolari virtuosismi e gli attori sono appena convincenti, non rendendo magnetici i loro personaggi neanche per sbaglio.
Tanto meglio, alla luce di ciò, continuare a guardarsi “Supernatural” che ha dalla sua, oltre a fotografia e ambientazioni, un'autoironia a dir poco fondamentale per rendere sopportabile l'allungamento pazzesco del brodo ed una colonna sonora che quando entra in simbiosi con il resto regala momenti meravigliosi, come nel video qui sotto.


È un mistero in realtà, per il sottoscritto, come sia possibile proporre banalità di questo tipo, sempre in termini di scelte di sceneggiatura, s'intende. È vero, lo spettatore non abituato a pretendere fino al punto, paradossalmente, di desiderare e seguire cose già viste spinge i creatori, in questo caso di serie tv, a non sforzarsi troppo per partorire qualcosa di più originale. Tuttavia, a mio avviso, si è su un livello di banalità fin troppo elevato, tanto che anche “Grimm” ha tutte le carte in regola per rischiare, come “Heroes”, la sospensione.


13 commenti:

  1. Bellissimo il video dei due miei fratellini preferiti...Quanto li amo,a tutti e due.
    E comunque questa Grimm mi sapeva un po' di Supernatural dei poveri, il che è tutto dire.

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  2. @ilgiornodeglizombi
    Sapevo ti sarebbe piaciuto.
    E "Grimm" sì, sa di Supernatural, ma della sua parte meno riuscita.

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  3. Sai che pur avendola in pratica sconsigliata me l'andrò a vedere comunque? Sarà il paragone con Supernatural.

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  4. Io non guardo molto le serie tv. Ed è per questo che leggo le tue recensioni, così so cosa recuperare e cosa no in modo da selezionare il meglio senza perder tempo. E questo "Grimm" sicuramente non rientrerà nella selezione:D

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  5. @Frank
    Lo sospettavo, però almeno io la coscienza me la sono pulita mettendo in guardia.

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  6. @cinefatti
    Tu mi dai tante soddisfazioni e mi fai sentire tanto utile ;)

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  7. Ah, guarda, almeno per me lo sei:D

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  8. Arrivo tardi ,ma Grimm lo seguo da un po' , e confermo la totale delusione .. E' un poliziesco,neppure bellissimo, con elementi fiabeschi. Le puntate sono una uguale all' altra con cliche e buchi di sceneggiatura incredibili.

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    1. Benvenuto ;)

      quelli che hai scritto sono tutti aspetti che ho riscontrato anche io, come ho scritto. Se mi confermi che la situazione non cambia, allora non mi sforzo nemmeno di dare un'occhiata alle puntate successive.

      A Presto.

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  9. Sono alla 12esima e non si smuove. Cavolo , you create a world , open it!!'

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  10. Lo recupero a saltoni solo quando non ho nient'altro da vedere...mi par tanto una boiata...

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