domenica 27 novembre 2011

Santissima Trinità, parte 3: "The Big Bang Theory"

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THE BIG BANG THEORY (2007)





Creatori: Chuck Lorre, Bill Prady

Attori: Kaley Cuoco, Johnny Galecki, Jim Parsons, Simon Helberg, Kunal Nayyar

Paese: USA



Concludiamo l'analisi delle tre migliori sit-com in circolazione – sempre nell'ottica di scrive, chiaramente - con quella ideata da Lorre e Prady. È ora in onda la quinta stagione ed è difficile che si prospetti una fine in tempi brevi, considerando che lo share statunitense si assesta su livelli decisamente alti, tanto da essere superiori anche a quelli di "Modern Family" e "How I Met Your Mother", che, come ho già scritto in questa sede, in un'ottica d'insieme sono anche più riuscite.
Un dato utile per capire ed introdurre la caratteristica distintiva di BBT. Più volte infatti si è scritto quanto sia importante che una sit-com non si limiti a far ridere, tralasciando l'aspetto emotivo. Quella analizzata, tuttavia, l'aspetto emotivo non lo considera neanche lontanamente, non sembra preoccuparsene. In 5 stagioni non si sperimenta avvicinamento alcuno ai protagonisti; quello tra gli stessi e lo spettatore è un distacco netto e totale. Come anche tra lo spettatore e l'intreccio. Non si ha interesse nel prosieguo della storia, è irrilevante se e quando due personaggi torneranno insieme, le svolte lavorative di un altro, né le dinamiche, più in generale, che segnano la vita dei protagonisti. L'unico motivo per cui questi aspetti risultano interessanti è perché strettamente correlati a parentesi comiche. Tutta la sit-com, in realtà, è impostata in maniera tale da puntare unicamente sulla comicità. A partire da storia e personaggi.

Due nerd, Sheldon (Jim Parsons) e Leonard (Johnny Galecki), coinquilini. Estremamente capaci nel loro campo e non a caso realizzati in ambito lavorativo. Come è giusto che sia, però, questa loro capacità si contrappone all'assoluta incapacità di interagire col sesso femminile e con la vita al di fuori delle loro quattro mura. La classica bionda, bella ma ignorante, Penny (Kaley Cuoco) si trasferisce nell'appartamento affianco a quello dei due nerd, generando difficoltà comunicativo-comportamentali non indifferenti. Ai due nerd, inoltre, se ne aggiungono altri due, Howard (Simon Helberg) e Raj (Kunal Nayyar).


É chiaro abbastanza, dando un'occhiata alla trama, e ancor di più dopo aver conosciuto singolarmente i vari personaggi, quanto si scriveva poco sopra, ossia quell'impostazione principalmente indirizzata alla ricerca della gag. L'atipicità della serie sta proprio nel fatto di essere comunque tra le migliori pur non rispettando quanto ripetuto praticamente in ogni post sulle sit-com scritto fino ad ora, ossia il cercare anche un livello seppur minimo di coinvolgimento. La spiegazione è in realtà semplice: il livello di comicità è davvero notevole, a tratti geniale, tanto da essere in grado di sostenere l'intero prodotto senza difficoltà, o quasi. Sì perché nel momento in cui quella comicità non è efficace o non al pari dei livelli standard proposti, la singola puntata si setta su livelli assai poco convincenti, non avendo nient'altro da offrire. Da considerare, in tal senso, anche il fatto che dopo più stagioni alcune linee tipiche di un personaggio divengono prassi e non divertono più quanto prima. Strappano al massimo qualche sorriso, e alla quinta stagione neanche quello (un esempio su tutti, gli urli animaleschi della madre di Howard).
Anche le situazioni in cui si ritrovano i protagonisti sono nella maggior parte dei casi assolutamente classiche, quindi non divertenti in sé, come accade in altri prodotti. Tutta la comicità, in sostanza, è pertanto affidata ai dialoghi e alle caratteristiche di personaggi ben delineati nel loro differenziarsi. Tuttavia ci si ritrova anche in questo caso a dover operare un'ulteriore scrematura al fine di individuare cosa realmente funzioni, cosa realmente risulti divertente. Personaggi come Leonard, Howard, Raj e Penny, infatti, raramente riescono a generare linee e parentesi di un livello pari a quello descritto in precedenza, ossia quello che rende la serie così riuscita. Anche nel loro caso non può, infatti, non considerarsi il fattore tempo. Se inizialmente divertono, seppur moderatamente – al netto di parentesi ben più riuscite se prese singolarmente – già alla seconda stagione la loro comicità non è più sufficiente perché ripetitiva. È quanto accade, del resto, anche con i personaggi introdotti nelle stagioni successive e diventati poi parte integrante del cast, ossia Bernadette (Melissa Rauch) ed Amy (Mayim Bialik). Quest'ultima, in particolare, è identica a Sheldon, fatte salve alcune differenze, e la sua presenza risulta spesso ridondante.


La punta diamante di BBT, ciò che rappresenta un buon 70% della stessa, è Sheldon Cooper, splendidamente interpretato da Parsons. Un fisico teorico affetto dalla Sindrome di Asperger, geniale ma incapace di comprendere dinamiche sentimentali ed emozionali. Questo presupposto genera una potenzialità comica enorme, tanto da trascinare, si scriveva, l'intera puntata. Arrogante, privo di tatto, molesto e fastidioso pur senza rendersi conto fino in fondo di esserlo. Coltiva passioni smisurate – altro aspetto tipico della sindrome da cui è affetto – verso cose apparentemente prive di fascino, come i treni - non è un caso che una delle puntate migliori veda appunto Sheldon in un treno. Vanta uno spettro invidiabile di fobie, smisurate per definizione, e si distingue anche per il suo essere mammone: un uomo che comprende l'universo e le sue dinamiche entra in crisi per un'influenza, al punto di dover chiamare la madre (altro personaggio riuscito) perché lo accudisca; ne riconosce l'autorità tanto da essere sgridato come si sgrida un bimbo di 5 anni. I dialoghi migliori sono ovviamente affidati a lui, che mischia nozioni di fisica con dinamiche di vita reale, spiegando queste ultime con le prime e dando vita a scambi singolari e spesso geniali. E poi storture comportamentali di ogni tipo che contribuiscono a dare sostanza ad ogni episodio.


Se BBT avesse puntato anche su altro sarebbe probabilmente stata di un livello ancora superiore. O potrebbe essere vero anche il contrario, ossia che la comicità della stessa avrebbe lasciato parte del suo spazio ad altro, quindi è bene non rischiare e tenercela così com'è, considerando il fatto che quando l'episodio riesce, il livello di comicità, per l'appunto, è altissimo.


19 commenti:

  1. serie molto divertente, però non mi sono mai affezionato troppo..
    tra le nuove sitcom invece mi fa morir dal ridere 2 broke girls, consigliatissima!

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  2. Che bello quando parli di qualcosa che conosco e segu(iv)o anche io.
    BBT e'a oggi la sola sit com che sia riuscita a vedere senza addormentarmi. E'che io il ritmo tipico delle sit com lo sopporto a stento e ho seri problemi anche a reggere i canonici venti minuti di un episodio.
    Comunque mi sto pian piano procurando gli altri due componenti della triade. Giuro che provo a vederli, ma lo faccio solo per te

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  3. @Marco
    Bene, se la consigli allora un'occhiata gliela do di sicuro. Quanto a BBT, non mi sorprende, come ho scritto, che non ci si affezioni.

    @Ilgiornodeglizombi
    Visto? Più o meno come me quando leggo titoli familiari nei tuoi post ;)
    E comunque, si, fallo per me. Mi risutla davvero strano che non riescano a divertirti a dovere.

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  4. Dopo un momento di stanca (l'anno scorso ero arrivata a guardarlo solo per "dovere" ma il fastidio era totale) questa stagione è tornata a farmi ridere. Sarà che How i met your mother, quest'anno, è deboluccia (e credo sarebbe ora di chiuderla, a meno che non si voglia distruggerla causa tedio), sarà che davvero è un anno povero per le serie...
    Ad un certo punto Sheldon era così gigioneggiante che, seriamente, mi provocava l'orticaria. Con l'inserimento stabile dei personaggi femminili la cosa si è ammorbidita molto...
    Ma Community? Non ti piace? E' l'unica serie che mi faccia ridere, anche se ho visto solo la prima stagione (e i primi dieci episodi NON mi hanno fatto ridere, ci mette un po' ad ingranare, purtroppo.).

    Mai visto Modern Family, recupero.

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    1. Sul momento di stanca, passato, sono d'accordo. Non sono però d'accordo su How I Met. Non dovrebbero affatto chiuderla a mia avviso, né ho notato debolezza alcuna. How i met, al contrnrio di serie come BBT, appunto, non fa semplicemente ridere, quindi non è obbligata a strappare sempre e comunque risate a valanga. Cerca di raccontare anche qualcos'altro, seppur con la leggerezza estrema tipica di una sit-com, e ci riesce alla grande. Le ultime stagioni non fanno ridere, infatti, come le prime, vero, ma non mi hanno mai annoiato, tutt'altro. Se invece una serie come BBT inizia a non far ridere, crolla miseramente.

      Community mi è stata più volte consigliata. Vidi, non ricordo bene, 5-6 puntate forse, e dopo non essere riuscite, le mie labbra, a delineare neanche lontanamente un mezzo sorriso, decisi che era il caso di lasciarla perdere. Tuttavia non sei la prima che mi parla di miglioramenti con le puntate successive, è che non so quanto mi va di riprenderla, ma prima o poi lo farò, chiaramente.

      E sì, recupera Modern Family e poi fammi sapere.

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  5. La questione non è la risata ma la mia delusione si può riassumere in tre punti:
    - Marshall e Lily trovo non abbiano più nulla da dire. Quindi è come se ci fossero due personaggi in meno.
    - Il personaggio di Robin sta entrando in territori che non le si addicono. La solita trovata della maternità è talmente abusata che, ormai, mi fa innervosire come la tirano fuori e metterla addosso ad un personaggio che di figli NON ne vuole, è tirata per i capelli. Quell'episodio - per quanto mi abbia fatto ridere, con tutta la storia del salto in alto del canada - mi ha fatto cascare le braccia.
    - Ultimamente cercano di fare ridere esagerando. Mi viene in mente Barney con Nora durante la sera in cui dovevano fare sesso, con l'escalation di disgrazie assurde.

    Community ti consiglierei di dargli una possibilità. Se prima non fa ridere (né sorridere), adesso trovo sia differente. Quando guarderò le altre stagioni ti farò sapere se vale fino in fondo.

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    1. - Se la metti su questo piano allora nessuno avrebbe mai avuto nulla da dire. È una sit-com, parla di situazioni reali e, al netto delle adorabili stronzate che fanno, raccontano decisioni e imprevisti di tutti i giorni. Quindi adesso i due sono semplicemente alle prese con la maternità, un obiettivo che del resto hanno sempre avuto e questa è la normale evoluzione dei due personaggi, con tutto ciò che ne consegue.

      - Quanto a Robin, non so fin dove tu abbia visto, ma la maternità non è proprio tale. E anche se così fosse, resta il discorso fatto sopra. Non è un thriller, non deve fornire soluzioni evolutive originali, specie se mette in scena, ripeto, situazioni vita classiche.

      - Quanto alle parentesi esagerate. Secondo me quelle non puntano a far ridere, al massimo a sorridere. Sa benissimo, la serie, che se vuol far ridere fa altro; quelle sono solo le adorabili stronzate di cui parlavo. A mio avviso.

      Quanto a Community, sì, fammi sapere. Gentilissima ;)

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  6. SPOILER Robin non era incinta, non può avere figli, grande disperazione FINE SPOILER
    Ecco il punto: col personaggio cosa c'entrava? Mi ricorda Miranda (sex and the city) che, contro ogni logica, ad un certo punto fa un figlio. Ma perché? Ogni volta i personaggi femminili che dichiarano di non avere "desiderio di maternità" si ritrovano con certi episodi che tranciano il loro carattere (perché una donna è sempre una donna...). Non so, mi ha innervosito.
    Mi viene in mente Bernadette ed Howard, con l'episodio sull'argomento, e lì, finalmente, nessun stereotipo lanciato a caso. Il personaggio fa quel che deve, senza per forza moralizzarsi (cosa che Robin invece, per oscure ragioni, è costretta a fare). Non trovo sia un'evoluzione del personaggio, la trovo una forzatura.

    Marshal e lily mi sembrano "congelati". ma forse hai ragione tu, è giusto che sia così, dato che il punto focale è proprio la maternità.
    Comunque, dato il titolo della serie, prima o poi dovranno pur fargliela conoscere, 'sta mother, no? Tra un po' si va fuori tempo massimo..

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    1. Si, ma non è che hanno scelto per lei una delle 500 soluzioni possibili, e guarda caso quella meno adatta a lei. Le cose due sono: o una donna vuole figli, o una donna non ne vuole. Se la persona è sessualmente attiva può capitare che o rimanga incinta (volontariamente o meno) o no. A lei è successo, come penso capiti prima o poi alla gran parte delle donne, e si è ritrovata a riflettere e a riconsiderare quella che credeva una posizione consolidata. Non dirmi che non ti è mai capitato nella vita di riconsiderare qualcosa e quindi indovinare i tuoi percorsi o le tue convinzioni al primo colpo? È la stessa cosa qui, una situazione come un'altra. Ecco perché continuo a parlare di situazioni di vita classiche, che proprio in quanto tali non riservano grosse sorprese, anzi.

      Quanto all'esempio che hai citato, hai ragione, quello è un modo alquanto originale di affrontare la questione. Ma lo è perché i personaggi di BBt non hanno tutta questa umanità e ci si può quindi permettere di rendere quasi surreale o comunque distaccato in termini emotivi il tutto. Ma nel caso di How i met non puoi farlo, deve essere più verosimile. E una donna alle prese con una simile possibilità può tranquillamente mostrare debolezze che prima non aveva. Cosa avrebbe dovuto fare? dire qualcosa tipo "ah, non posso avere bambini? Bene, sticazzi"? Non è proprio così, perché sapere che se mai dovessi cambiare idea, qualcos'altro ha comunque già deciso per te privandoti anche della possibilità di farlo, non è bellissimo.

      Si, comunque, quello sì. Sarebbe ora, anche se a mio avviso verrà fuori dopo altre 8 stagioni, che in realtà quei due in realtà non sono figli suoi e che Ted è rimasto solo come un cane e che se ne va in giro per New York ad illudere bambini orfani. Dai, sarebbe bello, no ;) ?

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    2. Alice, scusa per il pippone.

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  7. non sono d'accordo. Non è più verosimile ciò che accade a Robin, è solo più stereotipato. Bernadette non mi è parsa surreale, solo in linea al suo non desiderio (non voglio figli, piantiamola, oppure diciamo che li faremo e posticipiamo il problema).
    Mi sa che siamo d'accordo sul fatto che non siamo d'accordo ☺

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    1. Troppo semplicistico e privo di umanità risolvere una questione simile in due minuti manco si stesse parlando di ciambelle. Insomma, sono d'accordo col tuo constatare che siamo d'accordo sul non essere d'accordo, ma soprattutto, come cazzo fai a fare quelle faccine?

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  8. macché pippone, anzi, finalmente una discussione tra persone normali! (o più o meno normali)

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  9. alt e 1 schiacciati insieme

    alt 2

    e via dicendo.
    Stupisci il popolo della rete‼ (LOL)

    La questione è un'altra, almeno per me. Ovvio che se tiri fuori un argomento del genere, in qualche modo lo devi gestire (ma, ribadisco, questo senso di dispiacere non era obbligatorio inserirlo). Il punto è: perché inserire un argomento del genere in un personaggio che, immagino, userà contraccettivi, anche se sessualmente attiva? Ogni donna fa sesso, non tutte le donne arrivano ad avere gravidanze indesiderate, spesso se accade è per incoscienza. E' raro, per esempio, che l'uso della pillola porti alla gravidanza. Considerato che Robin è una che il sesso lo fa, con molti uomini, è difficile che sia infantile o distratta sulla questione.
    E' questo che non capisco: perché creare una situazione del genere su un personaggio del genere? e perché la risposta deve essere sempre, sostanzialmente, che anche la donna che non vuole figli in fondo in fondo li vuole?
    Non so, mi è sembrato forzato, a tratti mi ha quasi infastidito (se non mi avesse fatto ridere, ma mi ha fatto ridere).

    E' chiaro che in questo non c'è nulla di particolarmente oggettivo.

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    1. Oddio, grazie mille, sono emozionatissimo.

      Robin: è possibile che accade, basti pensare al fatto che la gente ancora va in giro con i metodi contraccettivi naturali, tipo la conta dei giorni, che genera più gravidanze di una qualsiasi madre cinese. Ma al di là di questa cosa, Robin di fatto non è rimasta incinta, è stato un falso allarme, che in ottica "situazioni classiche" è ancor più probabile e quindi verosimile.
      Quanto alla critica a "una donna che non vuole figli in realtà li vuole" sono sfacciatamente d'accordo, è solo che non ho visto la forzatura in questo caso. Robin è da sempre stata quella dura, quella autonoma, insomma l'anti futura-moglie-alla-lily. E però poi ogni volta vengono fuori le sue debolezze; è il bello del personaggio, è sempre andata avanti così. E questa soluzione quindi non cozza, è anzi in linea con Robin e col suo rivalutare dogmi che ha attribuito da brava idealista alla sua vita.

      (ma non fa la faccina, maledizione)

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  10. ma come non fa la faccina! Tieni schiacciato ALT e poi schiaccia 1 (nella tabellina numerica a destra, non con i numeri sopra la tastiera).

    In effetti è vero che con la contraccezione c'è ancora parecchia "disinformazione" (come sia possibile non è tanto un mistero, lo è invece l'incoscienza con cui le ragazze si fidino di questa ignoranza) e in effetti è un falso allarme (e quelli capitano, eccome se capitano, e fanno anche sudare parecchio freddo).
    massì, forse è a me che la situazione sta parecchio antipatica e, soprattutto, non ne ho vista l'urgenza (perché cavolo Robin deve passare per questa strada? Perché deve sentirsi male per la sterilità? insomma, maledetti l'avete distrutta, ma perché???). Ma è vero che le debolezze vengono fuori e Robin è meravigliosa per questo (ed è il mio personaggio preferito della serie).

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    1. C'è comunque da considerare anche un altro aspetto, ossia che la mia obiettività è costantemente sotto attacco quando si tratta di How I met, quindi insomma...

      Quanto alle faccine, sono davvero triste. Continuano a non funzionare, forse dipende dal sistema operativo, avendo io Ubuntu. O forse dal browser, quale usi?

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  11. Argh! Con ubuntu è sempre tutto più difficile (l'ho avuto per un anno poi, con tanta tristezza da una parte ma somma felicità dall'altra, tornai a windows)...
    Uso Google Chrome ma so per certo che funziona anche con Explorer (che tu non usi, ergo informazione fuffa).
    E' probabile che sia il sistema operativo...

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  12. Mh no, per quanto Ubuntu richieda una certa attenzione e spesso pazienza, non tornerei a windows neanche sotto tortura. Peraltro con le nuove versioni Ubuntu è tutta un'altra storia.
    Comunque, per curiosità, provo con chrome, secondo me funziona.

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